Chi soffre di dolori cervicali, acufeni, cefalee, stanchezza cronica, bruxismo, mal di schiena sa bene che alcune volte individuare la causa scatenante può essere difficile.
Alcuni disturbi sono di difficile interpretazione, perché possono manifestarsi mediante sintomi apparentemente non collegati e troppo vaghi. In questi casi può essere lo gnatologo ad aiutarti!
La gnatologia è la branca odontoiatrica che si occupa della fisiologia e fisiopatologia del complesso cranio-cervico-mandibolare.
Infatti, la funzione mandibolare, ha anche il ruolo di garantire l’equilibrio generale della colonna vertebrale. Uno squilibrio è spesso causa di disturbi, quali tensioni muscolari, dolori articolari e difficoltà respiratorie.
Stanchezza e sonnolenza
Quanto è brutto passare una nottata con incubi, bruschi risvegli o momenti di apnea. L’indomani si è stanchi, nervosi, poco lucidi e insofferenti. In alcuni casi, per persone che lavorano o hanno figli, questa situazione può diventare un grande problema.
I disturbi del sonno da apnea ostruttiva (detti OSAS, dall’inglese obstructive sleep apnea syndrome) sono dovuti ad un’ostruzione più o meno importante del flusso dell’aria nelle prime vie respiratorie dal cattivo funzionamento della radice della lingua.
Tutto ha origine dal rapporto che ha l’organismo con la sua fonte principale di energia: l’ossigeno. Il nostro cervello sorveglia questo raffinatissimo equilibrio, verificando che gli organi siano sempre ben ossigenati e si preoccupa quando questo non avviene.
Quando dormiamo, per la posizione assunta dal corpo e per il rilassamento muscolare, si determina una fisiologica riduzione dei volumi delle prime vie aeree. Ma se le vie di passaggio dell’aria vengono ulteriormente ridotte di calibro o addirittura ostruite, i muscoli respiratori dovranno attivarsi in gran misura e fare molta fatica nel far passare l’aria.
Tali interruzioni causano il risveglio frequente del soggetto che ne è affetto. Sebbene questi risvegli durino così poco (talvolta solo 2 o 3 secondi) che in genere non vengono ricordati, si possono presentare centinaia di volte durante una notte, impedendo al paziente di riposare adeguatamente.
La sindrome delle OSAS colpisce un adulto su quattro con gravi conseguenze sulla salute come:
- maggiore incidenza di malattie cardiocerebro vascolari a causa della carenza di ossigeno che si verifica durante le apnee notturne e delle oscillazioni di frequenza cardiaca e di pressione arteriosa;
- Maggior possibilità di sviluppare resistenza all’insulina, con conseguente obesità che peggiora a sua volta il quadro delle OSAS;
- Depressione: le apnee del sonno incidono anche sulle relazioni sociali, compromettendole, a causa della sonnolenza diurna e delle frequenti variazioni del tono dell’umore.
Si stima che interessi il 24% della popolazione di sesso maschile tra i 40 e i 70 anni ed il 9% della popolazione di sesso femminile nel periodo attorno alla menopausa.
Quali sono i sintomi?
Molte persone affette da OSAS non sono consce della loro patologia, riferiscono solo di svegliarsi non ben riposate. Alcune volte è l’eccessiva sonnolenza diurna che le fa rivolgere al medico, ma più spesso è chi dorme con il paziente che nota l’interruzione del respiro o è infastidito dal rumoroso russamento.
La cronica deprivazione di sonno che ne deriva può manifestarsi con:
- sonnolenza diurna,
- disturbi dell’umore,
- difficoltà di concentrazione e di apprendimento,
- calo della memoria,
- calo del desiderio sessuale,
- insonnia e irritabilità.
Come intervenire
Si sta ponendo sempre più accento sulle problematiche legate alle apnee ostruttive del sonno e devi sapere che il tuo dentista può fare molto per te.
Secondo il Dottor Gianluca Calabrese, direttore sanitario della Calabrese Dental Clinic, ora è possibile, grazie ad alcuni test totalmente non invasivi, ottenere i parametri per la valutazione della sindrome delle apnee ostruttive notturne ed intervenire con dispositivi specifici.
Studi scientifici internazionali hanno infatti dimostrato che i dispositivi intraorali (BITE-MAD) specificamente studiati sono efficaci nel curare le sindromi delle apnee notturne di grado medio e lieve.
Per coloro che soffrono di apnee notturne sono indicati appositi apparecchi per l’avanzamento mandibolare, detti MAD (Mandibular Advancing Devices) che portano la mandibola in avanti durante il sonno, modificando la posizione della lingua, dell’osso ioide e dell’epiglottide. Tutto ciò permette di aumentare il diametro delle prime vie aeree.