Come diventare un blogger professionista: i consigli degli esperti

Come diventare un blogger professionista: i consigli degli esperti

Dai primi anni Duemila ad oggi, diversi settori economici e lavorativi sono cambiati in maniera inequivocabile. Tra le maggiori “rivoluzioni” dei nostri tempi, è impossibile non menzionare la nascita e, in seguito, il consolidamento del mondo digitale, divenuto parte integrante della quotidianità di tantissime persone, specialmente quelle più giovani.

A trovare nella Rete un’opportunità di guadagno e realizzazione professionale, però, non vi sono soltanto i venti-trentenni di oggi. Migliaia di lavoratori, infatti, hanno dovuto confrontarsi – e, per certi versi, scontrarsi – con l’avvento delle nuove tecnologie, per non rimanere tagliati fuori da quello che, secondo gli esperti, è il presente, ma anche il futuro.

Pensiamo, per esempio, al mondo dell’editoria e, più in generale, della scrittura.

Di certo, nel 2022, esistono ancora svariate case editrici “tradizionali”, autori che pubblicano libri e redazioni giornalistiche che prediligono la stampa al digitale. Tuttavia, è innegabile che il numero di lettori di blog, ebook, profili social, magazine e quotidiani online sia in costante aumento e che il fenomeno sia destinato a crescere negli anni a venire.

Oggi come oggi, dunque, chi desidera coltivare la passione per la scrittura e, possibilmente, farne una fonte di sostentamento deve giungere a patti con le caratteristiche della società contemporanea. Magari aprendo un blog per far conoscere al mondo il suo talento, diffondere idee, crearsi un seguito e – perché no – iniziare a guadagnare!

Tecniche di scrittura per il web

Scrivere un romanzo è cosa ben diversa dal realizzare un trattato scientifico. E su questo non ci sono dubbi. Allo stesso modo, se ci si vuole avventurare nel mondo del blogging, è altrettanto importante essere consapevoli delle differenze che sussistono – a livello di tecnica, stile, ma non solo – tra contenuti “tradizionali” e contenuti per il web.

Esistono, infatti, delle vere e proprie “regole non scritte”, che rendono un testo adatto al contesto digitale. Dalla lunghezza dei periodi alla scelta di termini di facile comprensione, dall’uso corretto della punteggiatura alla suddivisione in paragrafi e sottoparagrafi, fino all’inserimento di titoli, sottotitoli, grassetti, link interni ed esterni: è necessario prestare attenzione a tutti questi aspetti, per far sì che il testo risulti gradevole e accattivante.

SEO: posizionarsi sui motori di ricerca

Ha poco senso spendere ore, se non addirittura giorni, per confezionare un ottimo articolo, se i lettori si contano sulle dita di una mano. Qualsiasi autore, infatti, aspira a raggiungere un pubblico il più possibilmente più ampio, e il blogger, a tal proposito, non fa eccezione.

Occorre, però, considerare che il successo di un contenuto online, ovvero il numero di visualizzazioni e click, come anche di commenti, reazioni e condivisioni da parte degli utenti, dipende da fattori assai diversi da quelli previsti per la stampa tradizionale.

Uno di questi è la capacità di posizionarsi tra i primi risultati dei motori di ricerca, in modo da godere di una migliore visibilità ed aumentare le chance di “agganciare” il pubblico.

Per raggiungere tale obiettivo, si utilizzano svariate tecniche conosciute come SEO (acronimo che sta per Search Engine Optimization): insomma, un ambito tutt’altro che semplice, per il quale si richiede una formazione adeguata e l’utilizzo di tool specifici.

Mettersi in regola da subito

Chi intende fare della scrittura online un’attività lavorativa a tutti gli effetti, creando un blog personale o realizzando contenuti per siti, agenzie, ecc. già avviati, specie se in maniera continuativa, è tenuto a rispettare le norme italiane sul lavoro autonomo.

Il che significa: aprire Partita IVA, scegliere un Codice ATECO adatto al contesto ed accedere al regime fiscale più conveniente. In seguito bisognerà attenersi agli obblighi di legge: emettere fattura, dichiarare i propri introiti, pagare le imposte e i contributi, ecc..

Se tutti questi adempimenti spaventano e generano confusione, si può ricorrere ad un consulente fiscale che sappia come guidare il blogger nella gestione della sua attività. Altrettanto valida è l’opzione “consulente online” – vedi, ad esempio, Fiscozen – per chi ha poco tempo da dedicare alle incombenze burocratiche e, pur disponendo di un budget limitato, non intende rinunciare all’assistenza di una figura competente in materia.

Mettersi in regola dall’inizio è importante per evitare problemi futuri, ma anche per conferire un’immagine realmente professionale – e non improvvisata – all’attività di blogger.